“Manon” (1949) è un adattamento moderno e anticonvenzionale del romanzo “Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut” di Abbé Prévost, “Manon” trasporta la vicenda dalla Francia del XVIII secolo al periodo post-Seconda Guerra Mondiale. La storia segue il tormentato amore tra Manon, una donna opportunista e ambiziosa, e il giovane idealista Des Grieux, sullo sfondo di una società devastata e moralmente corrotta. Clouzot usa il loro rapporto distruttivo per riflettere sulla perdita di valori e sul cinismo del dopoguerra, combinando melodramma e critica sociale. Con atmosfere cupe e una narrazione audace, “Manon” esplora il tradimento, la passione e le ambiguità morali. Vincitore nel 1949 del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.
(Il film viene presentato in versione originale con sottotitoli in italiano)

Capolavoro indiscusso del cinema francese, “Il salario della paura” (Vite vendute, 1953) è un thriller psicologico che si svolge in una remota località dell’America Latina. Il film racconta la storia di quattro uomini disperati, costretti a trasportare un carico di nitroglicerina attraverso un percorso impervio e pericoloso per guadagnarsi una via d’uscita dalla loro misera condizione. Con un’attenzione maniacale ai dettagli, Clouzot costruisce una tensione insostenibile che esplora non solo il pericolo fisico, ma anche il deterioramento psicologico dei protagonisti. Il film è un’intensa meditazione sulla disperazione, sull’avidità e sulla fragilità della condizione umana. Con un quartetto di attori in splendida forma: Yves Montand, Charles Vanel, Folco Lulli e Peter van Eyck. Grand Prix come miglior film al Festival di Cannes e Orso d'oro al Festival di Berlino.
(Il film viene presentato sia in versione originale integrale con sottotitoli in italiano, che in una versione riadattata più breve con il doppiaggio italiano dell’epoca).

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