Per sgominare una banda americana che opera in Giappone, organizzata con metodi militari, s’infiltra un agente governativo USA che ha l’appoggio delle autorità locali. Ma la sua vita corre sul filo del rasoio. Aperto con una formidabile sequenza, la rapina al treno e l’omicidio all’ombra del Fujiyama, il racconto prosegue con un ritmo incalzante. Ottimo Robert Ryan nel ruolo del capo-banda di latente omosessualità e una suggestiva fotografia in Cinemascope. Samule Fuller appare nella particina di un poliziotto giapponese ucciso da Ryan. E’ uno dei suoi 5 film legati all’Asia.

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