Testo/biografia di una delle artiste più straordinarie del 900, dove viene raccontata la sua personalità, ora ambigua, ora freddamente ambiziosa, ora forte e fragile al tempo stesso: uno spaccato di donna ambientato nell’atmosfera magica e al contempo tragica del secolo scorso.

Note d’Autore: “La “mia” Tamara si offre alla lettura e agli spettatori con la medesima impudicizia con la quale la “vera” Tamara de Lempicka si è mostrata in vita. Aliena da ipocrisie e da convenzionalismi, Tamara si è sempre “offerta” con grande improntitudine agli uomini e alle donne che l’hanno frequentata, al suo “entourage mondanissimo”, frivolo, pettegolo, ai suoi ammiratori, ai suoi detrattori e a quella eletta schiera di “uomini migliori” da sempre ricercati. Tamara è passata, nella sua vita, attraverso epoche e luoghi in cui era necessario vivere per poter dire di aver veramente vissuto. Ovunque ha portato la sua irrequietezza, la sua indipendenza, la sua cattiveria, le sue angosce, la sua rivincita e soprattutto la sua implacabile modernità.”

Una pellicola teneramente dolce e di raffinata ironia, per buongustai del cinema d’autore. Luci, fotografia e un delicato e intimo affresco dei personaggi esaltano la caratura di un film divertente, amabile e sorprendentemente coinvolgente.