Il sommergibile atomico "Neptune", della classe segreta "Gray Lady", dopo undici giorni di navigazione sperimentale agli ordini del capitano Paul Blanchard, sta per raggiungere il porto di destinazione. Essendo tutte le prove risultate soddisfacenti, l'equipaggio festeggia il comandante in seconda che si appresta a rilevare il comando, il cap. David Samuelson. E' in questa occasione che un mercantile norvegese in avaria sperona il "Neptune" e lo fa precipitare a 450 metri di profondità, in una fossa percorsa da correnti e soggetta a frane sottomarine. L'ammiraglio Michael Barnes e lo Stato Maggiore, subito messi in allarme, fanno arrivare invano sul posto la nave "Nassau" e affidano le operazioni di salvataggio al comandante Tom Bennett. Mentre nel "Neptume", dove i dispersi sono 52 e i superstiti 41, il cap. Blanchard mette in disparte lo scombussolato David e soccorre i feriti, delle ricognizioni audaci vengono effettuate dallo stravagante cap. Gates mediante il minuscolo sommergibile "Snack", di sua progettazione e non ancora collaudato. L'azione di Gates si dimostra provvidenziale poiché permette un contatto visivo con i "Neptune" in pericolo di affondamento ulteriore e rende possibile l'agganciamento con il battiscafo di soccorso giunto nel frattempo sul posto. Per salvare i superstiti, Gates arresta l'inabissamento del sommergibile ponendosi come cuneo.

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